Architettura in Luce


Architettura in Luce (estr. “Introduzione”)

Durante i mesi invernali soffriamo il freddo, e durante quelli estivi il caldo. Alle nostre latitudini facciamo anche i conti con la sudorazione (umidità), e questo nel senso che se l’estate è secca e ventilata viviamo molto meglio, tanto il giorno quanto la notte. Per mitigare queste condizioni climatiche, soprattutto nei periodi più rigorosi, ricorriamo a dispositivi di diverso tipo che rendono abitabili e confortevoli le nostre case, le scuole, gli ospedali, le aziende. Gli edifici che viviamo nella quotidianità, montano caldaie per produrre calore, e compressori per raffrescare i locali, a seconda delle condizioni climatiche esterne. Questi dispositivi sono assai utili, fatta eccezione durante le cosidette “mezze stagioni”, per migliorare il benessere degli spazi. Non potremmo farne a meno; ci siamo abituati; la tecnologia ce lo consente; le Leggi dello Stato e delle Regioni lo impongono. Non possiamo farne a meno ma dobbiamo fare i conti con una loro peculiarità che di fatto sentiamo particolarmente in questo periodo di enorme crisi degli Stati Socio Economici, che vede enormemente diminuito il potere di spesa delle famiglie e delle persone.

Il complesso costituito da edifici e impianti consuma una quantità di energia da molti non sopportabile. Qualcuno li definisce impropriamente “edifici energivori”. Comunque li si voglia definire, è necessario e urgente stabilire, improntare e realizzare, dispositivi e interventi di miglioramento delle prestazioni climatiche/energetiche degli spazi in cui abitiamo e lavoriamo. Tutto questo limitando i costi in esercizio quali, consumo di energia elettrica, metano, acqua, e soprattutto dei costi di manutenzione dei dispositivi esistenti o che andremo ad installare.

Questa è la prima risposta in termini culturali e sociali che ci sentiamo di dare alle persone, alle comunità, alle imprese. Un elaborato percorso disciplinare che determini un rinnovato atteggiamento nei confronti dell’Architettura e della Tecnologia, che non tarderà ad incidere anche sulla funzionalità degli edifici, sulla loro composizione e sul rapporto tra gli Ambiti Costruiti e quelli Naturali.

Per questo rimettiamo in gioco l’Architettura, o meglio sotto una nuova Luce, anticipando i termini di un cambiamento epocale ed inevitabile, con un ciclo di articoli lungo tutto l’arco estivo, dedicato sostanzialmente alla trasformazione degli organismi abitativi esistenti. Ritenendo che sia questo il periodo che paradossalmente dedichiamo di più alla lettura, magari sui comodissimi Tablet, e che ci porti a fare una esperienza diretta ed immediata con i nostri materiali preferiti. Il “Sole” con tutto il suo potenziale energetico, e la “Sabbia” benefica e raffrescante quanto l’acqua di mare.

Gli articoli e le riflessioni che ne scaturiranno, saranno la base di una lunga serie di conferenze interattive, che si terranno a Cesena (FC) Italy, probabilmente nella Sala Einaudi di Corso Sozzi. Le conferenze saranno gratuite, aperte a chiunque, ma soprattutto aperte e articolate sulle richieste dei presenti. Una sera la settimana dal mese di Ottobre al mese di Marzo, assolutamente gratuita.

Una semplice immagine di un digestore anaerobico, che solo a dirlo mette paura, ma che in molte città, neanche tanto lontane, permette di produrre energia dalle feci umane e dai rifiuti organici, e che probabilmente ci farà capire un sacco di cose interessanti che ad oggi nessuno mai racconta. Siamo infatti abituati a pensare che le energie rinnovabili e i rifiuti, siano solo raccolta differenziata, oppure pannelli fotovoltaici, oppure pale eoliche. Capiremo che non è esattamente questa la condizione in cui ci troviamo e che la disponibilità di energia “carbon free” a basso costo sta in una organica serie di condizioni, da costruire giorno per giorno, e senza strappi al motore.

Ci rileggiamo al prossimo articolo.

Digestore Anaerobico
Digestore Anaerobico

 

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